Ich bakam mein… Adulti con Plusdotazione – Alto Potenziale Cognitivo – Gifted

Storia della creazione del gruppo Facebook Adulti con Plusdotazione – Alto Potenziale Cognitivo – Gifted di Saskia Karges.

Ho ricevuto il risultato del test nell’aprile 2020. Durante il primo lockdown. Il percorso per affrontare il test è stato difficile e senza il supporto di diversi gruppi su Facebook in Germania, non l’avrei mai intrapreso. Il lockdown ha reso facile la decisione: potevo eseguire il test al computer da casa (IST-9000R) sotto la supervisione di uno psicologo su Zoom. Se il risultato fosse stato quello che mi aspettavo, cioè che fossi stupida, nessuno lo avrebbe mai saputo.

E poi, oltre 130. Plusdotato. E adesso?

Adesso non volevo essere sola con le mie domande, volevo incontrare persone come me. Ho compilato i moduli di iscrizione per l’Associazione Mensa in Germania. E sono stata rifiutata. Il Mensa Italia all’epoca accettava solo persone che avevano superato il loro test, cosa che non mi sentivo di fare. E se le mie scarse conoscenze di italiano mi avessero fatto fallire in partenza?

Restava solo Facebook (dopotutto, ci muovevamo ancora da un lockdown all’altro). Ma la situazione in Italia sembrava piuttosto scarsa. C’erano gruppi per bambini altamente dotati. Per problemi scolastici. Alcuni piccoli gruppi locali, lontano da Bologna. E naturalmente i vari gruppi del Mensa Italia, a cui l’accesso mi era negato. C’erano alcune pagine ben curate su internet riguardo la plusdotazine in Italia, una manciata di libri. L’argomento sembrava essere ancora meno presente nella coscienza pubblica rispetto alla Germania.

A un certo punto ho trovato il coraggio di contattare Martina Brazzolotto e lei mi ha incoraggiato a creare il “mio” gruppo. In particolare, mi ha aiutato con il nome, era importante per me che il gruppo fosse facilmente trovabile, indipendentemente dal termine con cui si cercava su Facebook. Ho scelto un’immagine che, a dire la verità, è un po’ stereotipata. E mi sono messa a fare pubblicità del gruppo, postando in altri gruppi per genitori di bambini plusdotati. Il riscontro è stato… misto. Una persona in un messaggio privato ha offeso pure me e il mio nuovo gruppo, dicendo che qualcuno che sceglie un’immagine di gruppo del genere non può essere plusdotata. Volevo già abbandonare il gruppo. Ma poi mi sono “costretta” ad aspettare.

E i primi membri non hanno tardato ad arrivare. Da allora il gruppo cresce costantemente. Sono molto severa su chi ammetto nel gruppo. Nome, cognome e, in caso di dubbio, una foto del profilo adeguata sono obbligatori per me, spesso controllo anche i profili personalmente. Voglio che il gruppo sia un luogo di scambio rispettoso e, soprattutto, rimanga tale. Troll, insulti, pubblicità e spam non li voglio nel gruppo. È importante per me che il gruppo offra spazio per tutti: persone che hanno già fatto un test e sanno di essere plusdotate e persone che hanno ancora dubbi e cercano consigli e aiuto. Persone che stanno lentamente rendendosi conto di essere effettivamente plusdotate e hanno bisogno di supporto per affrontare il passo della valutazione. Lo stesso supporto che ho ricevuto io nei gruppi Facebook tedeschi.

Cerco, per quanto possibile, di collaborare con Mensa Italia e condividere i loro eventi. Il Mensa fa un ottimo lavoro per connettere persone plusdotate in Italia e anche nel mondo. Il gruppo non è una concorrenza del Mensa, ma un’offerta di scambio senza barriere.

La creazione di questo gruppo ha, per quanto posso giudicare, aiutato alcuni a trovare uno spazio in cui sentirsi compresi e accettati ed è diventato un punto di incontro virtuale e luogo di scambio. Mi fa piacere ogni nuovo post, ogni meme su cui possiamo ridere insieme e ogni nuovo membro. Ognuno di noi porta una prospettiva e un’esperienza uniche, ed è questa diversità che arricchisce la nostra comunità. Sono orgogliosa di far parte di un gruppo che non solo affronta l’alta intelligenza, ma promuove anche la comprensione e l'(auto)accettazione. Il gruppo ha ormai più di 3 anni, oltre 1300 membri e contrariamente alla mia intenzione non sono ancora riuscita a conoscere alcun membro di persona, al contrario di altri che hanno organizzato degli incontri. Forse devo darmi una mossa e organizzare qualcosa… Sarebbe un bel passo successivo.

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(Versione Tedesca)

Ich bekam mein Testergebnis im April 2020. Mitten im ersten Lockdown. Der Weg, die Testung überhaupt in Angriff zu nehmen war steinig. Und ohne die Unterstützung von diversen Facebook-Gruppen in Deutschland wäre ich ihn überhaupt nie gegangen. Der Lockdown machte mir die Entscheidung leicht: ich konnte den Test computergestützt von zu Hause (IST-9000R) unter Zoom-Supervision eines Psychologen durchführen. Sollte das Ergebnis wie von mir erwartet lauten, dass ich dumm war, so würde es zumindest niemals jemand erfahren.

Und dann das. Über 130. Hochbegabt. Und jetzt?

Jetzt wollte ich mit meinen Fragen nicht allein sein, Menschen kennenlernen, die so waren wie ich. Ich füllte die Aufnahmeformulare für Mensa in Deutschland aus. Und wurde abgelehnt. Mensa Italia nahm nur Leute auf, die deren eigenen Test absolviert hatten. Was ich mich nicht zutraute. Was, wenn meine mangelnden Italienischkenntnisse mich schon von vorneherein scheitern ließen?

Blieb nur Facebook (schließlich hangelten wir uns immer noch von Lockdown zu Lockdown). Doch da sah die Lage in Italien ziemlich dünn aus. Es gab Gruppen für Kinder mit Hochbegabung. Für schulische Probleme. Einige kleine lokale Gruppen, weit weg von Bologna. Und natürlich die verschiedenen Gruppen von Mensa Italia, zu denen mir der Zugang verwehrt blieb. Es gab ein paar gut gepflegte Seiten im Internet zum Thema Hochbegabung in Italien, eine Handvoll Bücher. Das Thema war anscheinend noch weniger im öffentlichen Bewusstsein als in Deutschland.

Irgendwann nahm ich meinen Mut zusammen und schrieb Martina Brazzolotto an und sie ermutigte mich, doch meine eigene Gruppe zu gründen. Vor allem half sie mir mit dem Namen, mir war es wichtig, dass man die Gruppe finden konnte, egal nach welchem Begriff man auf Facebook suchte. Ich suchte ein Bild heraus, dass zugegebenermaßen etwas klischeemäßig ist. Und machte mich daran, Werbung für die Gruppe zu machen, indem ich die anderen Gruppen für Eltern hochbegabter Kinder anschrieb.

Die Resonanz war… gemischt. Eine Person beleidigte mich und meine neu gegründete Gruppe, dass jemand der so ein Gruppenbild wählt, niemals hochbegabt sein könne. Ich wollte die Gruppe schon wieder aufgeben. Doch dann zwang ich mich abzuwarten. Und die ersten Mitglieder ließen nicht lange auf sich warten. Und seitdem wächst die Gruppe stetig.

Ich bin sehr streng, wen ich in die Gruppe aufnehme. Name, Nachname und im Zweifelsfall ein vernünftiges Profilbild sind für mich Pflicht, oftmals prüfe ich auch die Profile selbst. Ich möchte, dass die Gruppe ein Platz für respektvollen Austausch ist und vor allem auch bleibt. Trolle, Beleidigungen, Werbung und Spam brauchen wir in der Gruppe nicht.

Es ist mir wichtig, dass die Gruppe Platz für alle bietet: Menschen, die bereits einen Test gemacht haben und wissen, dass sie hochbegabt sind. Und Menschen, die noch zweifeln und Rat und Hilfe suchen. Menschen, die sich erst langsam bewusstwerden, dass sie tatsächlich hochbegabt sind, und Unterstützung benötigen, den Schritt zu wagen, einen Test zu machen. Die gleiche Unterstützung, die ich in den deutschen Facebook-Gruppen bekommen habe.

Ich versuche, im Rahmen meiner Möglichkeiten, mit Mensa Italia zusammenzuarbeiten, und deren Events zu teilen. Mensa leistet großartige Arbeit, wenn es um das Vernetzen von Hochbegabten in Italien und auch weltweit geht. Die Gruppe ist keine Konkurrenz zu Mensa, sondern ein Angebot zum Austausch ohne Hürden. 

Die Gründung dieser Gruppe hat, soweit ich das beurteilen kann, einigen geholfen, einen Raum zu finden, in dem sie sich verstanden und akzeptiert fühlen und ist virtueller Treffpunkt und Ort des Austauschs geworden. Ich freue mich über jeden neuen Post, jedes Meme über das wir gemeinsam lachen können und jedes neues Mitglied. Jeder von uns bringt eine einzigartige Perspektive und Erfahrung mit, und es ist diese Vielfalt, die unsere Gemeinschaft so bereichert. Ich bin stolz darauf, Teil einer Gruppe zu sein, die nicht nur Hochbegabung thematisiert, sondern auch das Verständnis und die (Selbst-)Akzeptanz fördert.

Die Gruppe ist mittlerweile über 3 Jahre alt, hat über 1300 Mitglieder und entgegen meiner Intention habe ich es selbst noch nicht geschafft, Leute darüber direkt kennen zu lernen. Ganz im Gegensatz zu anderen, die sich schon getroffen haben. Vielleicht muss ich mich endlich einmal zusammenreißen und etwas organisieren. Das wäre ein schöner nächster Schritt.

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