Del Dottor Diego Fortunati, psicologo esperto in plusdotazione.
Volontario nel Psychosometrics Commitee della Triple Nine Society (www.triplenine.org)
Immaginiamo una bambina media di 6 anni: avrà abilità cognitive, fisiche ed emotive simili alla maggior parte degli altri bambini della medesima età. In una percentuale molto alta di casi, è esattamente ciò che possiamo osservare e cioè che questi tre aspetti hanno un ritmo di sviluppo decisamente coerente, che possiamo definire sincronizzato.
Parliamo di sviluppo asincrono, invece, quando ci riferiamo a una crescita cognitiva, fisica ed emotiva che non avviene in modo uniforme.
Nei bambini ad alto potenziale cognitivo queste aree possono non essere sincronizzate, con una netta prevalenza per lo sviluppo cognitivo. Nel medesimo esempio di prima, una bambina di 6 anni può discutere con un adulto elaborando concetti astratti come il coraggio, la libertà, la giustizia.
Il punto è che immediatamente dopo, la stessa bimba può fare un capriccio con il fratellino più piccolo per chi ha mangiato più cioccolato.
È esattamente questo il caso più lampante di frustrazione e smarrimento per i genitori: la dimensione cognitiva che fa a cazzotti con quella emotiva. Questa asincronia è tanto più evidente quanto più alto è il potenziale cognitivo del bambino.
È davvero rilevante che i genitori riconoscano che lo sviluppo emotivo e sociale di un bambino ad alto potenziale cognitivo non sempre corrisponde al suo sviluppo intellettuale. La rabbia, comprensibilmente, potrebbe prendere il sopravvento, ma prima di cedervi va ricordata sempre l’età cronologica del piccolo. E che, nell’esempio fatto poco fa, quella reazione per il cioccolato è decisamente normale.
Questo vale anche per lo sviluppo fisico: un bambino plusdotato può immaginare nei minimi dettagli il movimento e la forza per colpire la palla e fare gol, ma il suo sviluppo fisico potrebbe essere ancora non pronto per tale sfida; il senso di frustrazione è dietro l’angolo.
I genitori che comprendono i ritmi di sviluppo supportandoli, possono essere di grande aiuto per questi bambini per una crescita in armonia con le loro meravigliose differenze.
Nelle prossime settimane tratteremo l’argomento con una serie di conferenze a Chioggia (VE), con il gentile patrocinio del Mensa Italia (www.mensa.it) di cui mi onoro di far parte e con cui ho il piacere di aver promosso una convenzione per la valutazione del funzionamento cognitivo in adulti e bambini e psicodiagnostica per DSA e ADHD con lo studio con il quale collaboro.
Per informazioni, lascio di seguito i miei contatti.
Dottor Diego Fortunati
diego.fortunati’at’ordinepsicologiveneto.it