pensare per immagini

Dopo tanti anni, ancora il pensiero di Luca ritorna alla prima volta in cui ha ascoltato quelle parole: “pensate che addirittura queste persone pensano per immagini”.

Come una questione irrisolta, all’apparenza marginale, un tarlo che periodicamente lo tormenta.

Quando le ascoltò non sapeva nulla di plusdotazione, rimase sconvolto da quelle parole: si poteva pensare in modo diverso dalle immagini?
Davvero gli altri pensavano in altro modo?
E quale modo?
Si può immaginare un modo di pensare diverso dal proprio?

Dopo tanti anni ha capito, la differenza è tutta lì, un aspetto quasi banale che invece è esplicativo di un modo di essere.

Aver avuto la risposta, lì in bella vista per tanto tempo senza vederla lo fa sorridere.

Pensare per immagini, solo per immagini, è divergente in sé: un’immagine ne richiama altre in una progressione geometrica tra ricordi e immaginazione.

Appunto l’immaginazione, se pensi solo per immagini, se non è memoria è immaginazione.

Empatia, sei obbligato dal tuo modo di pensare a immaginare i panni degli altri.

Le implicazioni del pensare per immagini sono più profonde e condizionanti di quello che si crede.

Le solite elucubrazioni, pensò Luca prima di addormentarsi.

61 anni, riflessivo.

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