Dove fare la valutazione

Per sapere se si appartiene al mondo della plusdotazione è necessario fare una valutazione cognitiva. In questo articolo si illustra chi somministra il test e dove.

Psicologi, centri, valutazione e riconoscimento

La valutazione deve essere condotta da psicologi accreditati all’ordine degli Psicologi.

Tutti gli psicologi potrebbero somministrare i test, ma alcuni potrebbero rinunciare in quanto:

  1. I test hanno un costo. Il materiale dei test costa e se il professionista interpellato ha scelto un altro ramo di consulenza, può preferire demandare la somministrazione del test a un collega munito degli strumenti necessari.
  2. La somministrazione dei test richiede preparazione. La psicologa, lo psicologo deve essere formato perché è fondamentale accogliere la persona e prepararla. Molte restituzioni riportano infatti nella premessa l’analisi dello stato in cui il soggetto ha affrontato ed eseguito i test.

Centro specializzato e associazioni

Esistono centri specializzati che conducono i test, ma molto spesso sono indirizzati a bambini e ragazzi. Per gli adulti una delle possibilità è quella di rivolgersi alle associazioni Nazionali e Locali per adulti e bambini Plusdotati e chiedere informazioni. In alternativa si può consultare l’ordine degli psicologi, siti specializzati, motori di ricerca…

Alcune associazioni, come il Mensa, distribuiscono test ai convegni o alle manifestazioni.

Test online

Esistono numerosi siti internet che permettono di svolgere i test online ma il risultato non sempre è veritiero.

Possono essere utili come primo approccio per vedere se vi sono segnali oggettivi che confermano la nostra intuizione di appartenere al mondo della plusdotazione. Ma il risultato è spesso concentrato su taluni aspetti e può risultare mendace.

Di quanto un test online può sbagliare? Dipende. Circa 15 persone hanno registrato una discrepanza tra i 5 e i 15 punti.

Un approccio utile

Se si è alle primissime armi e non si è ancora in contatto con un centro, o uno psicologo o una psicologa, potrebbe essere utile prevedere un piccolo percorso di “accompagnamento”.

Per esempio si potrebbe prevedere:

PRIMO INCONTRO CONOSCITIVO per prepararsi alla valutazione. Indagare i motivi per cui si vuole procedere. Prepararsi a risultati in linea o meno con le aspettative.

SECONDO INCONTRO VALUTATIVO con la stessa o lo stesso professionista, o con un’altra/o.

INCONTRO/I SUCCESSIVO/I l’incontro post-valutazione si definisce anche “restituzione”.
Lo/a psicologo/a illustra i risultati e spiega come “funziona” la mente del valutato. Aver fatto il primo incontro è molto utile poichè il o la professionista può offrire una chiave di lettura più attenta, contestualizzando i risultati.

In seguito, sta alla sensibilità di ciascuno trovare il percorso più vicino al proprio modo di essere per vivere questa esperienza in serenità.

Quanto è stato utile questo post?

Lascia la tua valutazione!

Average rating 0 / 5. Vote count: 0

Nessun voto finora! Sii il primo a valutare questo post.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *